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Chi abbandona un cane lo condanna

1 giugno 2011

Lo spot della campagna

Presentazione

L’abbandono dei cani, oltre ad essere un gesto incivile e un reato perseguito in Italia ai sensi dell’art.727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, rappresenta la causa primaria del randagismo.

Contrastare, quindi, l’abbandono dei cani è l’obiettivo della campagna 2011 di sensibilizzazione lanciata dal Ministero della Salute condivisa e realizzata in collaborazione con gli enti locali (Comuni e Province).

Il claim “Chi abbandona un cane lo condanna” focalizza immediatamente il problema chiamando direttamente in causa il proprietario del cane. L’affermazione va letta unitamente al testo che segue immediatamente “E’ un gesto di inciviltà e un reato” che sostiene le ragioni anche non sentimentali del comportamento da stigmatizzare. Nel testo è, inoltre, presente il richiamo informativo al fatto che la maggior parte dei cani abbandonati è destinata ad una sorte drammatica:  morire di fame e di sete o ad essere investita dalle automobili lungo le strade.

La campagna si compone di

  • Affissioni e iniziative congiunte sul territorio a cura dei Comuni e delle e delle province interessate, in collaborazione con l’ANCI(Associazione Nazionale Comuni Italiani),
  • Spot TV di 30” e Spot radiofonico di 30” che verranno trasmessi sugli spazi gratuiti delle emittenti RAI messi a disposizione per le pubbliche amministrazioni.

L’attività di comunicazione si concentrerà nelle settimane in prossimità del periodo di “esodo” verso le destinazioni di villeggiatura. Si è deciso di realizzare la campagna in questo periodo in considerazione del fatto che il fenomeno del randagismo si acuisce in modo evidente nel periodo estivo, quando si toccano i picchi massimi di abbandoni dovuti alla difficoltà di gestire la presenza dell’animale in villeggiatura.

Fonte: Ministero della salute

Link sul web

Campagna , abbandono , cane
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