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Attività di controllo

L’erogazione del contributo - attualmente finanziata dal Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione istituito dalla legge 26 ottobre 2016 n. 198 - è condizionata all’esito di un procedimento amministrativo complesso, che comprende la verifica documentale dei requisiti prescritti dalla legge.

Naturalmente, trattandosi dell’erogazione di risorse pubbliche, va rispettato un basilare principio di buona amministrazione - peraltro contenuto anche in specifiche  normative -  che impone di effettuare, con l’ausilio di Organi specializzati (AgCom e GdF), una serie di controlli: taluni preventivi, in corso di istruttoria,  relativi alla conformità a legge degli assetti societari delle imprese richiedenti il contributo; altri, successivi all’erogazione del contributo, volti a verificare la veridicità della documentazione presentata dalle imprese e quindi l’effettività dei requisiti vantati dalle stesse.

In questo contesto si colloca la collaborazione tra il Dipartimento e due Nuclei specializzati della Guardia di Finanza: il Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria, che lavora istituzionalmente a supporto dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, competente a verificare la regolarità degli assetti societari; ed il Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie, competente a verificare più in generale la regolarità e veridicità della documentazione presentata dalle imprese.

Entrambe le tipologie di controllo sono disciplinate da protocolli di intesa siglati con le predette autorità.

Nel caso in cui il controllo effettuato dai Nuclei faccia emergere irregolarità a carico di una impresa, l’ispezione viene, di norma, estesa alle altre annualità precedenti, per le quali la stessa impresa abbia percepito il contributo.

Protocolli di intesa tra il Dipartimento e l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni:

 

Protocolli d’intesa tra il Dipartimento e la Guardia di finanza:

Normativa

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